Trieste

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Comune
Trieste

Trieste è un comune italiano di 198.134 abitanti, capoluogo del Friuli-Venezia Giulia, affacciato sull'omonimo golfo nella parte più settentrionale dell'Alto Adriatico, fra la penisola italiana e l'Istria, a qualche chilometro dal confine con la Slovenia, nella regione storico-geografica della Venezia Giulia, di cui è la città più popolosa.

Nella sua storia, Trieste è stata città imperiale e capoluogo prima del Litorale austriaco, poi della provincia di Trieste. Rappresenta da secoli un ponte tra l'Europa centrale e quella meridionale, mescolando caratteri mediterranei, mitteleuropei e slavi. È uno dei principali porti italiani, posto nella parte interna del golfo che porta il suo nome e chiude a nord il Mar Adriatico. Privata dalle vicende politiche della Seconda guerra mondiale del suo entroterra tradizionale, si stende ad anfiteatro in parte lungo l’arco costiero, in parte sulle basse colline alle pendici del ciglione carsico che l’incornicia alle spalle. L’antica Tergeste fu in origine un fiorente centro dei Galli Carni. Saccheggiata dai Giapidi (52 a.C.), fu soccorsa da Giulio Cesare, che vi dedusse probabilmente una colonia. Caduto l’Impero, appartenne ai Goti, ai quali la tolsero i Bizantini nel 539. In mano dei Longobardi nel 590 o 591 e ancora negli anni 752-774, fu poi di nuovo sotto i Bizantini. Venuta in mano di Carlomagno (787 o 788), nel 10° secolo, Trieste appare come civitas, a poco a poco sottoposta alla crescente potenza marittima dei Veneziani e all’interno al dominio dei vescovi. Nel 1081 l’imperatore Enrico IV la sottopose al patriarca d’Aquileia. Nel 1202 il comune dovette accettare il dominio di Venezia. Mirando a diventare sbocco e ingresso del patriarcato, Trieste si alleò al patriarca d’Aquileia nelle guerre contro Venezia dal 1275 al 1291, ma fu conquistata dai Veneziani. Nella seconda metà del 14° secolo, dopo aver oscillato a lungo tra Venezia e il Friuli passò sotto il dominio della prima (1369), poi del secondo (1379), e nel 1382 degli Asburgo. Il 16° secolo segnò una generale decadenza; Trieste continuò a battersi contro i capitani degli Asburgo per difendere la propria libertà municipale, e nell’Adriatico contro Venezia per la libertà del mare. Possesso (1518-22) della corona di Spagna, fu poi riannessa al patrimonio austriaco degli Asburgo. Dichiarata nel 1719 porto franco, ebbe inizio una parziale valorizzazione della sua funzione di sbocco marittimo del retroterra danubiano. Nel 1772 i patrizi ottennero il ripristino di quasi tutti i privilegi municipali; contemporaneamente T., ingrandita con immigrazioni continue di Slavi, dovette difendere il suo carattere etnico e culturale. Occupata dai Francesi nel 1797, nel 1805 e nel 1809, fu annessa alle Province Illiriche. Ritornata nell’ottobre 1813 sotto l’Austria, Trieste continuò a mantenere la posizione centrale che le avevano dato i Francesi nella Venezia Giulia.

Nel corso delle vicende storiche del Novecento, Trieste passò all’Italia il 3 novembre 1918, al termine della Prima guerra mondiale.
Nella Seconda Guerra Mondiale, occupata dalla Germania e separata dal resto dell’Italia dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Trieste fu conquistata dalle truppe del maresciallo Tito il 1° maggio 1945. Con l’occupazione iugoslava cominciarono per gli italiani le persecuzioni: Il 9 giugno 1945 gli Alleati imposero a Tito un accordo, in base al quale Trieste, Gorizia e le vie di comunicazione con l’Austria passarono sotto gli angloamericani. Il trattato di pace del 10 febbraio 1947 sancì da una parte l’annessione alla Iugoslavia dell’Istria e di gran parte della Venezia Giulia e istituì dall’altra il Territorio libero di Trieste, diviso in una zona A (da Duino a Muggia), affidata all’amministrazione anglo;americana, e in una zona B (da Capodistria a Cittanova d’Istria), affidata a quella iugoslava. Il 5 ottobre 1954, fu firmato a Londra un Memorandum d’intesa che stabilì di affidare, di fatto definitivamente, l’amministrazione della zona A all’Italia e della zona B alla Iugoslavi (fonte: https://www.treccani.it/enciclopedia/trieste, ultima consultazione: 24.08.2023).